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    Duomo di San Valentino e Damiano

  • Già da lontano, guardando verso il borgo di San Valentino, non si può non notare il Duomo a ricevere gli affascinati i visitatori. Imponente e in qualche modo accogliente, il Duomo di San Valentino e Damiano, oggi parrocchiale, rappresenta il punto focale del centro storico.

    Di impianto barocco, si erge su una ampia e suggestiva scalinata nella piazza principale, fu sconvolta dal terremoto del 1915, come riportato sulla lapide, posta nel 1945, sita nel portico, che così recita: «facciata arch. Antonino Liberi, esecutore Giuseppe Maranca – 1916/1926, a interesse del sac. Domenico Coia a coronamento della mole vanvitelliana sconvolta dal terremoto del 1915».

    Il Duomo fu ricostruito, tra il 1777 e 1791 su un presunto progetto di Carlo Vanvitelli, seguito da un ulteriore rinnovo ad opera e su progetto di Antonino Liberi tra il 1916 e il 1926.

    Ciò che colpisce subito gli ospiti sono i due campanili, che, insieme alla facciata, formano un unico blocco di testata. Facciata caratterizzata da tre livelli, con diversi ordini architettonici suddivisi da cornici modanate e dai due campanili gemelli.
    Entrando nel Duomo si nota subito la differenza tra la maestosità architettonica dell’intero prospetto, con la facciata piena di elementi stilistici, e la leggerezza dell’interno che presenta una elegante decorazione a stucco di gusto tardo barocco e che assieme alla cupola e al complesso degli arredi fissi della Sacra aula, mantiene la sua grazia stilistica.